Non a tutti piacciono gli arbusti.
Viviamo nell'automatismo:
ci svegliamo, guardiamo i social, guardiamo i social, guardiamo i social, andiamo a letto e guardiamo i social. Un gesto più frequente che consapevole. Un modo di vivere e di condividere. Ma cos'è la vera condivisione?! È un dono, è la necessità che garantisce la sopravvivenza del genere umano. "Dividere con l’altro" è dunque atto primario d’evoluzione. Ma allora qual è il problema? Non è ne' il Dividere ne' il Con, è l'Altro. Stiamo oramai da tempo attraversando un periodo di totale chiusura fisica e mentale che ci spoglia lentamente di qualsiasi morale. L’altro è lo sconosciuto, il vagabondo, lo straniero. Tutti oggetti che non ci danno una puntuale e precisa indicazione/identificazione. Ciò non ci deve spaventare. Eppure ci spaventa. La nostra eredità storica ci regala il concetto di Xenia, l'ospitalità. Nell’antica Grecia infatti, secondo tale regola etica, era inconcepibile domandare chi fosse l'estraneo prima di accoglierlo. Tutto questo in nome di un'apparenza o parvenza divina. Per un famoso poeta, non esisteva, secondo i Greci, l'ultimo degli uomini. L'uomo era sempre il primo, cioè divino. Siamo cresciuti con il mito di Odisseo, lo straniero per eccellenza, e ,ribadisco, eppure ci spaventa. Dalle persone conseguono le cose e viceversa. Durante la seconda guerra mondiale, raccontava l’Elia, che gli Americani facevano cadere dal cielo delle casse piene di “roba nera”; pensava fosse carbone e invece era tutt’altro, era una cosa a lei sconosciuta, era la cioccolata! E così vale anche per le piante. Vi sono specie straniere definite aliene, cattive, vietate, come la Robinia, l’Ailanthus, la Buddleja, ecc. Sono veramente pericolose o sono una risorsa? A fine ‘800 la vite americana utilizzata come portinnesto salvò i vigneti europei dalla fillossera. È un fatto storico certo. Con qualche seme di albero straniero di facile riproduzione, a contrastare le belle quanto fragili palme, gli abitanti dell’Isola di Pasqua si sarebbero comunque estinti? E noi cosa vogliamo fare? Ci accontentiamo di pensare che è carbone o scopriamo la cioccolata?
2 Commenti
monica
21/7/2021 07:52:39 pm
non sono dell'idea di demonizzare e definire "aliene"le specie esotiche,abbiamo meravigliosi parchi con piante importate nei secoli passati,e le cosi tanto temute piante VELENOSE,molte, ci hanno curato e sono alla base della nostra medicina,,
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Sara Gavazzi
26/7/2021 06:38:37 pm
Esatto.
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AutoreSara Gavazzi Categorie
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